Come verificare lo spessore della vernice dell’auto?
Per molti uomini (e anche donne) l’automobile è una vera passione, sin da piccoli, e crescendo si cerca di apprenderne ogni segreto per sfruttarla al meglio. Tuttavia, certe valutazioni risultano piuttosto complicate, come verificare lo spessore della vernice dell’auto. Qualche sospetto sorge se, passato del tempo dall’acquisto, emergono difetti di corrosione o ruggine, pure abbastanza gravi. In situazioni così è opportuno scavare a fondo su chi sia il responsabile. Se, per esempio, il veicolo è usato, ha subito interventi importanti?
Raramente il venditore ammette riparazioni effettuate alla carrozzeria, nel timore che finisca per compromettere la vendita o comunque il corrispettivo pattuito. Pertanto, un acquirente coscienzioso ha quasi l’obbligo di scoprire in autonomia eventuali anomalie: modifiche al colore, guarnizioni puntinate e opacità sono constatabili osservando con attenzione la superficie della carrozzeria. A ogni modo, basarsi esclusivamente sulla percezione a occhio nudo restituisce solamente una visione limitata, infatti certe mancanze non sono visibili, per questo esistono strumentazioni su misura come lo spessimetro per vernice. Prima però è sempre buona norma maturare i concetti essenziali sulle metodologie moderne.
Come verificare lo spessore della vernice dell’auto per riparazioni omesse
Rispetto a quanto accadeva decenni fa, il trattamento attuale registra decisi passi in avanti, soprattutto per i veicoli di gamma medio-bassa. In sintesi, le tecniche anti-corrosione (es. elettroforesi catodica, zincatura, etc.) e le tinte acriliche a doppio strato con un trasparente finale aggiuntivo sono le innovazioni più significative. Grazie alle introduzioni, modelli accessibili vantano comunque ottimi standard qualitativi nella verniciatura. Dunque, le nuove uscite raramente palesano lacune, perlopiù riconducibili alle riparazioni necessarie dopo eventuali urti causati nel trasporto.
Per la complessità dell’operazione, le auto prodotte all’estero hanno una maggiore probabilità di subire danni alla carrozzeria. Finché vengono seguite alla lettera le istruzioni impartite dalla casa madre, non sorgeranno anomalie, viceversa ignorarle può determinare problemi nel medio-lungo termine. Qualora sia questo il caso, bisogna mettersi in contatto col venditore ed esternargli il disagio. Ovviamente, la parola non basta, servono le prove: è possibile ottenerle solamente praticando delle misurazioni con uno spessimetro digitale o magnetico. Se la carrozzeria ha subito una riparazione, la vernice sarà decisamente maggiore nella parte interessata, a maggior ragione quand’è applicato uno stucco riempitivo.
Misure standard e quale strumentazione scegliere
Lo spessore della verniciatura, eseguita in diverse fasi presso lo stabilimento produttivo, si aggira originariamente sui 90-130 micron, le vetture di alta fascia arrivano ai 150-200 micron, di fascia bassa ai 190-230 micron oppure ai 600 micron, con lo stucco.
Per stabilirlo, si adopera lo spessimetro: basta accenderlo, appoggiare direttamente la sonda sulla superficie metallica e nel display verrà mostrato il valore, espresso in micron.
Nel dettaglio, la sonda consente di scandagliare ogni angolo dell’automobile, anche il più remoto, e svolgere, pertanto, una verifica completa del mezzo. Allo strumento decidono di ricorrervi le case costruttrici e sarebbe buona norma che gli stessi carrozzieri e le compagnie assicurative lo abbiano in dotazione. Per quanto riguarda il prezzo, va dai 300 agli 800 euro. Per via delle tecnologie recentemente introdotte, molte macchine sono oggigiorno, costruite, con materiali non ferrosi, quali la fibra di carbonio, l’alluminio, la vetroresina, il PVC e ed altri ancora: gli spessimetri digitali rileveranno gli strati di vernice applicata.
Agente esterno? Non è previsto l’indennizzo
Per un’informazione esaustiva e corretta, sottolineiamo che talvolta i difetti li provocano agenti esterni (es. sostanze tossiche industriali, escrementi degli uccelli, resina degli alberi, etc.). Ebbene, in tale circostanza non scatterà la garanzia, diversamente da ciò che accade qualora le lacune dipendano da un’errata verniciatura, a maggior ragione nelle situazioni ove la vettura, usata o nuova, sia dichiarata originale. I valori ricavati dagli spessimetri costituiscono prova inoppugnabile sul ritocco sbagliato, legalmente cruciale per vedersi riconosciuto un risarcimento.