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Stufe o caminetto?

stufa o caminetto
Feb 06 2019

Stufe o caminetto?

Se nei piani c’è la costruzione o l’ampliamento di un impianto per il riscaldamento questa è una delle domande più pertinenti. Nella guida qui presentata analizzeremo, per entrambe le soluzioni, i pro e i contro.

Stufe o caminetto

Stufe: le caratteristiche

Le stufe prevedono un ingresso d’aria forzato, che regola la combustione, recuperando l’energia al massimo, per trasformarla in calore propagato nell’ambiente. Uno strumento di comprovata efficacia: il combustibile presente nella camera, bruciando, offre elevate prestazioni al minimo consumo. Restando sul combustibile, ci sono le stufe a legna, bioetanolo, gas oppure pellet. Oltre che catalitiche e non catalitiche, si distinguono anche in base al rivestimento: in metallo o acciaio, ghisa, pietra o cotto e materiali misti. Infine, per quanto riguarda la trasmissione del calore, ve ne sono per irraggiamento o convezione. Quelle per irraggiamento utilizzano onde elettromagnetiche generate dal corpo solido, mentre per convezione sfruttano un fluido, generalmente aria o acqua.

Caminetti: le classi di appartenenza

Esattamente come per le stufe, pure i caminetti presenti sul mercato esistono in varie forme. Pertanto, sono diversi i fattori da mettere in conto, ricollegabili alla tipologia costruttive e al combustibile adoperato. Nello specifico, da più tempo sono in circolazione i caminetti aperti, con la bocca del focolare libera. Altri, più evoluti, oltre che aperti sono ventilati. Pur disponendo di caratteristiche simili ai precedenti, contengono intercapedini nella struttura per consentire all’aria riscaldata di diffondersi anche in altri ambienti. Si viaggia, invece, in tutt’altra direzione, con i caminetti chiusi: tra la fiamma e il locale comprendono un vetro ceramico, resistente alle temperature elevate, che permette alla stanza di raggiungere la giusta temperatura, sia con la tecnica per irraggiamento che per convezione. Infine, i caminetti chiusi ventilati derivano dalla fusione tra caminetto aperto ventilato e caminetto chiuso, per canalizzare l’aria calda anche a più locali.

Stufa o caminetto: le differenza

Esaminate le caratteristiche generali, è tempo, quindi, di passare alle differenze tra stufa e caminetto. Un primo aspetto da mettere in conto durante l’acquisto è la resa estetica. È abitudine consolidata suggerire i camini in quegli immobili dove la decorazione d’interni riveste grande importanza. Al contrario, la stufa riscuote consensi solamente per i contesti in cui bisogna raggiungere determinate prestazioni. Ma questa opinione nasconde in realtà parecchi pregiudizi. Le proposte attualmente disponibile dimostrano infatti come nella realizzazione di stufe il design abbia un ruolo altrettanto decisivo. I progettisti hanno capito che per rimanere competitivi era necessario compiere uno sforzo ulteriore anche su tale versante. D’altro canto, i camini moderni soddisfano, oltre che i gusti estetici, chi cerca un eccezionale riscaldamento. Tanto che diversi termocamini possiedono rendimenti energetici accostabili alle stufe, spesso e volentieri persino superiori.

Prezzo e facilità di montaggio

Come ovvio che sia, il prezzo va altrettanto preso in considerazione. Un modello magari è eccellente tanto in ottica estetica quanto funzionale. Ma troppo caro, in relazione al proprio budget. Grazie al prezzo inferiore, le stufe hanno registrato picchi di domanda in tempi recenti. Poiché freestanding, ossia installabili a centro stanza o comunque in aree non vicine ad alcuna parete, costano sui 2000/2500 euro circa, installazione compresa, mentre un caminetto può costare molto di più, specie se a pellet. Affinché il caminetto funzioni correttamente, al perfetto tiraggio, necessita di una canna fumaria imponente, alta almeno 4 metri complessivi. Con un orientamento quanto più possibile verticale e una sezione di minimo 25-30 cm in base al prodotto. Qualora esistano limiti riguardanti la struttura, l’installazione di un caminetto risulta pressoché impossibile. Diversamente la stufa ha nella versatilità un punto di forza, facile da montare pure in condominio o nella mansarda.

Il verdetto finale

Un altro punto a favore delle stufe la completa automatizzazione. È cioè possibile programmarle anche da remoto, perfette per una calda accoglienza al ritorno a casa, oltre che per risparmiare tempo ed energie nella gestione. Per il camino a legna, bisogna, invece, porre attenzione all’alimentazione. Pecca colmabile impiegando un caminetto a pellet, capace di riprodurre una fiamma paragonabile, in termini di resa estetica, a quella della legna, ma facile nella manutenzione, alla pari delle stufe. Allora, torniamo alla domanda di apertura: stufa o caminetto? Il confronto diremmo che termina in perfetta parità: ognuno ha precisi vantaggi e svantaggi. Quindi, è bene riflettere a fondo sulle specifiche esigenze. Insomma, meglio fare per bene i calcoli, senza mai perdere di vista la situazione iniziale e le proprie abitudini, tenendo a mente che, qualunque sia la scelta finale, il fuoco aggiungerà fascino all’abitazione.

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redazione
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