Il camino in casa: le soluzioni
Da quando il caminetto non è solo più funzionale (per cucinare o scaldare), ma diventa oggetto di arredo, la gamma diventa ampissima.
Voi lo preferite grande ed ornamentale oppure piccolo ma funzionale? In questo articolo andremo ad analizzare tutte le soluzioni, per proporre – speriamo – anche quella di vostro gradimento.
Il camino in casa è desiderio di molti, anche se si vive in un palazzo al centro di una grande città. Ciò perchè esso evoca belle emozioni, legate all’infanzia, al calore e alla famiglia.
Non c’è dubbio che potete permettervi il vostro agoniato caminetto anche se non vivente in una grande villa in campagna. Di seguito vi spieghiamo cosa è necessario fare per avere un camino e quali sono le soluzioni tra cui scegliere.
In origine nasce per riscaldarsi e per cucinare. Un tempo le abitazioni non erano provviste di gas metano o gpl. Ma era la legna che ardeva nel caminetto a permettere di non morire di freddo.
Con l’evolversi della società e lo sviluppo delle metropoli, è stato sostituito con i più funzionali riscaldamenti a gas.
Non dimenticate che per quanto sia romantico, il camino in casa richiede tempo e fatica. C’è da comprare la legna, dovete avere spazio dove riporla, accenderla nel camino. Tutto ciò implica polvere e sporcizia da pulire e poi c’è il fumo che per molti è fonte di fastidio.
Se voi avete messo in conto tutti questi inconvenienti, e nonostante tutto non volete rinunciare al vostro adorato camino, ecco cosa c’è da sapere.
Camino in casa per riscaldarsi
Se desiderate che il camino assolva una funzione di riscaldamento, allora meglio scegliere una versione classica. Meglio ancora se si tratta di un camino prefabbicato.
Il camino classico richiede una canna fumaria. Se il vostro appartamento ne è provvisto potete iniziare a scegliere il caminetto dei vostri sogni.
Altrimenti è necessario fare richiesta in assemblea condominiale, per poi procedere ai necessari lavori.
Tra le diverse opzioni, quella attualmente da prediligere ai fini di un buon riscaldamento è il termocamino. Si tratta di un camino detto a camera chiusa in quanto non a contatto con l’ambiente ma separato da un vetro. E’ collegato al riscaldamento di casa e può aggiungersi o alternarsi al metano o al gpl.
Il camino classico invece è a camera aperta ovvero con il braciere libero da vetri o schermi. A differenza del termocamino che riesce a riscaldare più stanze, quello classico riscalda solo l’ambiente dove è collocato.
A questa soluzione si aggiunge quella più moderna del camino a pellet. In questo caso la canna fumaria è molto più piccola e invece del legno si usa il pellet, ovvero una segatura essiccata e compressa in piccoli cilindri. È più economico e facile da reperire rispetto alla legna.
Camino di design
Il camino è spesso anche e solo un oggetto di arredo e design.
Se il vostro desiderio è soprattutto estetico, e non avete voglia di imbattervi in lavori di ristrutturazione e noiose assemblee condominiali, il camino al bioetanolo potrebbe fare al caso vostro.
Si tratta essenzialmente di complementi d’arredo e design che funzionano con bio alcol, non producono sostanze nocive e possono essere collocati anche in stanza da letto, non essendo dannosi per la salute.
Pur ricreando l’atmosfera di un vero camino, non riscaldano molto.
Non fanno sporcizia, nè odiosi fumi ed in generale necessitano di poca manutenzione.
Anche i prezzi sono molto abbordabili, visto che si parte da poche centinaia di euro a salire.
Prima di scegliere il camino dei vostri sogni, chiedetevi cosa desiderate. Solo così troverete la soluzione a voi più congeniale.