Condizionamento posto di lavoro: 5 regole per tutelare la salute dei lavoratori
Lavorare con un clima ideale migliora le prestazioni: perchè bisogna lavorare avendo caldo d’estate e freddo d’inverno? Il condizionamento neglio uffici sta diventando un mast-have! Leggi le 5 regole doro per tutelare la salute di te e dei tuoi lavoratori.
Il condizionamento dell’ufficio è ormai all’ordine del giorno. Non esiste posto di lavoro che si rispetti, in cui non sia presente almeno un climatizzatore, atto soprattutto a far fronte alla calura estiva, ma spesso usato anche per generare calore durante l’inverno.
Alle volte si ignora o si sottovaluta che il condizionatore, va usato seguendo delle regole necessarie perchè altrimenti da miglior amico, potrebbe finire con il nuocere gravemente alla salute.
Ciò vale per i nostri climatizzatori domestici, e maggior ragione per il condizionamento del posto di lavoro, luogo si è “costretti” a condividere con numerosi altri colleghi e dove si finisce per passare buona parte della giornata.
Climatizzazione del posto di lavoro: cosa dice la legge
La climatizzazione del posto di lavoro è un argomento di una certa importanza visto che rientra nella disciplina nel Testo unico della sicurezza, dove sono specificati i requisiti del microclima in ufficio, che diventano particolarmente importanti quando ci sono dei condizionatori.
In particolare la legge si riferisce a:
- Areazione dei luoghi di lavoro chiusi. L’uso del condizionatore non esclude la necessità di una corretta areazione degli ambienti climatizzati. Anzi è risaputo che ai fini della salubrità degli stessi è giusto procedere spesso al cambio d’aria facendo areare.
- Temperatura. A tutti noi piace un ambiente caldo e accogliente in inverno, e fresco in estate. Tuttavia una forte differenza tra la temperatura impostata con il condizionatore e quella dell’ambiente esterno non fa bene alla salute. In particolare una temperatura al di sotto dei 24° favorisce la comparsa di disturbi come dolori alla cervicale.
- Umidità. Invece di impostare temperature basse, meglio sfruttare la funzione di deumidificazione, così da migliorare la percezione della sensazione di caldo e freddo. Tuttavia non bisogna abbassare troppo l’umidità, parametri tra il 40 e il 60% sono ottimali. Meglio non scendere sotto il 35%.
Regole per la manutenzione ed l’istallazione
A questi tre aspetti fondamentali, aggiungiamo qualche altra regola fondamentale, attinente in particolare alla manutenzione e all’installazione.
- Manutenzione. Mai sottovalutare l’importanza di questo aspetto, che passa attraverso la pulizia dei filtri da fare almeno ad ogni cambio di stagione, e al controllo sulla sicurezza elettrica. In particolare è pulendo i filtri, che si impedisce il proliferare di germi e batteri tra cui quelli responsabili della legionellosi, una malattia infettiva del sistema respiratorio.
- Istallazione. Spesso quando si sceglie il luogo dove mettere il condizionatore si pensa principalmente all’aspetto pratico, prediligendo un punto che non comporti troppe opere murarie. Mentre il criterio migliore da seguire sarebbe quello secondo il quale l’aria non deve mai colpire direttamente le postazioni di lavoro. Meglio se il getto d’aria dal basso colpisce il soffitto, così da riuscire a raggiungere anche i punti della stanza più distanti.
Concludiamo sottolineando come il corretto condizionamento dell’ufficio è fondamentale per tutelare la salute di chi frequenta i luoghi climatizzati, riducendo al minimo tutti quei malesseri che vanno dai dolori alla cervicale, alla testa e alla schiena, a problemi di rinite e asma, senza dimenticare rischi meno frequenti ma pur esistenti, quali malattie infettive causate da virus e batteri.